Settimana Santa
Nella Settimana Santa a Santa Giusta si svolgono alcuni riti molto particolari.
Il Giovedì si svolge la funzione in coena domini ovvero l’ultima cena. Il sacerdote compie il rito della lavanda dei piedi a dodici membri delle confraternite che a Santa Giusta sono due, una dello Spirito Santo e l’altra del Rosario, in riferimento alle cappelle presenti all’interno della Basilica. Ai confratelli viene poi consegnato un mazzo di fiori benedetto.
Venerdì Santo si svolge il rito molto suggestivo de su scravamentu , lo schiodamento, ovvero la deposizione di Gesù morto dalla croce. La giornata è così suddivisa: la mattina del venerdì si svolge la Via Crucis. La sera, quando Gesù muore, avviene la rappresentazione del cosiddetto scravamentu. Sulla croce vi è una statua del Cristo con le articolazioni snodate. Quattro uomini, di solito i confratelli, impersonano Giuseppe d’Arimatea, alla destra della croce (faceva parte del tribunale ebraico ma non approvava ciò che venne fatto a Gesù); Nicodemo, alla sinistra della croce, (andò a trovare Gesù la notte precedente la sua morte); due soldati romani e due bambini che rappresentano la Maddalena e San Giovanni Battista.
Vari bambini impersonano angioletti e pie donne, questi introdotti negli ultimi quarant’anni.
Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea tolgono a turno i chiodi che tengono Gesù morto sulla croce, questi vengono baciati e passati di mano in mano molto lentamente fino a giungere alla Maddalena e a San Giovanni Battista che li porgono, in segno di rispetto, alla statua della Vergine Maria vestita a lutto. Cristo, così deposto dalla Croce, viene adagiato su una lettiga, ricoperto da un velo bianco e portato in processione per le vie del paese.
Domenica di Pasqua, quando Gesù risorge, si svolge un altro rito particolare detto s’incontru , l’incontro, perché diviso in due processioni: una, che parte prima, con il Cristo seguito dagli uomini, l’altra con la Vergine seguita dalle donne. Le due processioni effettuano percorsi diversi, il tutto in un suggestivo silenzio, s’incontrano nella piazzetta detta sa Panga e, dopo un piccolo rito, si fondono diventando un unico flusso e proseguendo verso la Basilica. I fedeli recitano il rosario cantato in dialetto.